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Parodontologia |
Il parodonto è una struttura dinamica, che nell'arco della vita subisce continui processi di trasformazione, in relazione all'età, ma anche alla masticazione e all'equilibrio della flora orale. Dopo l'estrazione di un dente, ad esempio, l'osso alveolare sottostante tende a ritirarsi in maniera sensibile.
Lo stile di vita, cioè l'igiene dentale e l'alimentazione, nonché la predisposizione genetica, influiscono come fattori chiave nella comparsa delle malattie del parodonto; le più comuni sono la gengivite e la parodontite cronica, detta anche piorrea.La gengivite è un'infiammazione che colpisce solo uno dei tessuti del parodonto, le gengive, che appaiono gonfie, arrossate e tendenti a sanguinare quando ci si lava i denti. La gengivite è causata principalmente da un'igiene orale inadeguata e dal conseguente accumulo di placca batterica, ma ci sono altre condizioni che possono influire sulla sua comparsa: il fumo, l'invecchiamento, alcune tipologie di farmaci, certe patologie che riducono le difese immunitarie, ad esempio il diabete, carenze vitaminiche, squilibri ormonali, ad esempio nell'età dello sviluppo o in gravidanza e in menopausa. Anche i traumi, come uno spazzolamento eccessivo, possono essere fattori scatenanti.
La gengivite si può curare facilmente con l'igiene professionale e con un'igiene accurata a casa. Trattarla in tempo e in modo adeguato è importante in quanto la gengivite trascurata si trasforma in parodontite, una patologia ben più grave e complessa.La parodontite è una malattia infettiva polimicrobica, causata cioè da diverse specie patogene che concorrono a creare un danno ai tessuti che circondano il dente e che ne assicurano la stabilità meccanica (gengiva, legamento parodontale e osso alveolare). All'interno della bocca albergano infatti alcune centinaia di specie microbiche diverse; alcune di queste sono dannose, altre neutre e altre ancora si possono considerare benefiche in quanto si oppongo al proliferare delle specie dannose. La composizione della flora microbica orale è fortemente influenzata dalla dieta, dal livello di igiene orale e da fattori genetici. Qualora l'igiene orale risulti insufficiente, la percentuale di specie dannose tende ad aumentare e si accresce sempre più man mano che le gengive si infiammano (gengivite). Il solco gengivale, che in condizione di salute è profondo 1-2 mm, viene reso più profondo dalla malattia parodontale e prende il nome di tasca gengivale.
Per le forme più gravi di parodontite, con compromissioni severe dell'osso alveolare e spostamento degli elementi dentali, è invece necessario intervenire chirurgicamente.
Gli interventi resettivi hanno l'obiettivo di rimodellare l'osso alveolare asportando gli strati di tartaro ineliminabili con lo scaling perché troppo profondi. I tessuti parodontali molli , la gengiva e parte della mucosa alveolare, vengono perciò distaccati dai tessuti duri profondi (osso alveolare che circonda le radici dei denti). Le tasche vengono quindi eliminate rimodellando l'osso alveolare . L'osso alveolare viene infatti demolito fino a riprendere un contorno simile a quello che caratterizza la sua anatomia normale, precedente alle lesioni della malattia parodontale. Infine, i tessuti molli vengono riposizionati a ricoprire l'osso alveolare modificato.
Gli interventi rigenerativi hanno lo scopo di ottenere la rigenerazione dei tessuti gravemente compromessi dalla malattia parodontale. Con gli interventi rigenerativi è possibile ripristinare un adeguato livello di tessuto di supporto, sia osseo che gengivale, mediante l'ausilio di biomateriali e membrane che vengono poi sostituite dall'organismo con la generazione di nuovo tessuto osseo in pochi mesi.
L'innesto di nuovo tessuto osseo avvia infatti un processo di neoformazione e rigenerazione dell'osso deficitario, garantendo la stabilità e dunque la conservazione degli elementi dentari.
La chirurgia parodontale rigenerativa consente di ottenere ottimi risultati funzionali ed estetici. Le tasche gengivali si riducono notevolmente, così come la mobilità degli elementi dentali e le recessioni gengivali coinvolte.
La scelta della tecnica chirurgica idonea al paziente dipende da molti fattori, tra cui l'evoluzione, lo stadio e la sede della malattia, la tipologia di riassorbimento osseo, la capacità di collaborazione del paziente.
Tecniche chirurgiche d'avanguardia e attento monitoraggio nel tempo sono alla base dei risultati ottenuti dal Centro Forabosco Govi. Anche pazienti con gravi compromissioni dentali, con riassorbimento osseo anche del 70%, hanno potuto mantenere in sede i propri denti.