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Parodontologia

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La parodontologia è la specialità dell'odontoiatria che si occupa della prevenzione, della diagnosi e della terapia delle patologie che colpiscono il parodonto, cioè l'insieme dei tessuti duri e molli che supportano il dente, come la gengiva, il legamento parodontale, il cemento radicolare, l'osso alveolare e la mucosa perimplantare.

Parodontologia. La specialità che studia e cura l'apparato di sostegno del dente.

Il parodonto, detto anche periodonto, ha la funzione principale di mantenere i denti attaccati al tessuto osseo dei mascellari e di attutire le sollecitazioni meccaniche che incidono sui denti, ad esempio durante la masticazione. A questo proposito basti pensare che il dente non è saldato all'interno dell'osso alveolare, ma semplicemente alloggiato in esso e stabilizzato dalle fibre del legamento parodontale; l'elasticità di queste fibre permette al dente sollecitato di effettuare dei microspostamenti.

Osso alveolare, gengiva, legamento: consentono di mantenere i denti in sede.

Il parodonto è una struttura dinamica, che nell'arco della vita subisce continui processi di trasformazione, in relazione all'età, ma anche alla masticazione e all'equilibrio della flora orale. Dopo l'estrazione di un dente, ad esempio, l'osso alveolare sottostante tende a ritirarsi in maniera sensibile.

Lo stile di vita, cioè l'igiene dentale e l'alimentazione, nonché la predisposizione genetica, influiscono come fattori chiave nella comparsa delle malattie del parodonto; le più comuni sono la gengivite e la parodontite cronica, detta anche piorrea.

I tessuti di sostegno del dente cambiano nel tempo. Lo stile di vita è fondamentale per prevenire malattie parodontali.

Gengivite

La gengivite è un'infiammazione che colpisce solo uno dei tessuti del parodonto, le gengive, che appaiono gonfie, arrossate e tendenti a sanguinare quando ci si lava i denti. La gengivite è causata principalmente da un'igiene orale inadeguata e dal conseguente accumulo di placca batterica, ma ci sono altre condizioni che possono influire sulla sua comparsa: il fumo, l'invecchiamento, alcune tipologie di farmaci, certe patologie che riducono le difese immunitarie, ad esempio il diabete, carenze vitaminiche, squilibri ormonali, ad esempio nell'età dello sviluppo o in gravidanza e in menopausa. Anche i traumi, come uno spazzolamento eccessivo, possono essere fattori scatenanti.

La gengivite si può curare facilmente con l'igiene professionale e con un'igiene accurata a casa. Trattarla in tempo e in modo adeguato è importante in quanto la gengivite trascurata si trasforma in parodontite, una patologia ben più grave e complessa.


Gengivite: va trattata tempestivamente per evitare che si trasformi in parodontite.

Parodontite

La parodontite è una malattia infettiva polimicrobica, causata cioè da diverse specie patogene che concorrono a creare un danno ai tessuti che circondano il dente e che ne assicurano la stabilità meccanica (gengiva, legamento parodontale e osso alveolare). All'interno della bocca albergano infatti alcune centinaia di specie microbiche diverse; alcune di queste sono dannose, altre neutre e altre ancora si possono considerare benefiche in quanto si oppongo al proliferare delle specie dannose. La composizione della flora microbica orale è fortemente influenzata dalla dieta, dal livello di igiene orale e da fattori genetici. Qualora l'igiene orale risulti insufficiente, la percentuale di specie dannose tende ad aumentare e si accresce sempre più man mano che le gengive si infiammano (gengivite). Il solco gengivale, che in condizione di salute è profondo 1-2 mm, viene reso più profondo dalla malattia parodontale e prende il nome di tasca gengivale.



Parodontite: è un'infezione che può causare gravi danni ai tessuti parodontali.

La presenza di microrganismi dal forte potenziale patogeno non è tuttavia sufficiente a determinare la parodontite. L'infiammazione dei tessuti di sostegno del dente viene infatti mantenuta da una iper-attivazione cronica del sistema immunitario, che da un lato combatte gli invasori e dall'altro crea danni ai tessuti parodontali. Il decorso della parodontite determina lesioni distruttive delle fibre collagene e dell'osso alveolare, fino a causare la caduta del dente. Essendo una vera e propria infezione, la parodontite può decorrere in patologie sistemiche gravi, quali diabete, patologie cardiovascolari, complicanze della gravidanza.

La parodontite è correlata a patologie sistemiche severe: cardiovascolari, diabete, complicanze della gravidanza.

Fattori come il diabete e il fumo elevano il rischio di soffrire di parodontite poiché riducono l'afflusso di sangue (e ossigeno) ai tessuti gengivali, favorendo la proliferazione delle specie anerobiche. Malposizioni e disallineamenti dentali, cavità cariose, otturazioni e protesi malfatte, apparecchiature ortodontiche non idonee e un'insufficiente igiene orale elevano il rischio di parodontite perché favoriscono l'accumulo e la ritenzione di placca.

Diagnosi

La parodontite è spesso priva di sintomi particolari e nella maggior parte dei casi non provoca dolore se non ad uno stadio avanzato della malattia. Tuttavia, vi sono segni ben evidenti che, ad una attenta visita, consentono di rilevare la malattia in tempi adeguati per il trattamento:
  • Gengive rosse, gonfie e doloranti
  • Sanguinamento durante l'uso dello spazzolino e del filo interdentale
  • Arretramento del livello gengivale (il dente si scopre e appare più lungo)
  • Aumento della mobilità dentaria
  • Aumento degli spazi interdentali o modifica della posizione dei denti
  • Presenza di "pus" nel solco gengivale
  • Persistente alito cattivo


Spesso priva di sintomi particolari, la parodontite necessita di una diagnosi accurata.La parodontite è correlata a patologie sistemiche severe: cardiovascolari, diabete, complicanze della gravidanza.

La diagnosi accurata del medico prevede inoltre l'utilizzo della sonda parodontale, per rilevare la profondità delle tasche gengivali, e dell'esame radiografico per valutare il grado di compromissione dell'osso alveolare.

La terapia parodontale

In base al livello della malattia, la terapia parodontale può avere diversi percorsi ma in ogni caso è necessario procedere con una o più sedute di igiene dentale mirate a rimuovere la placca e il tartaro sottogengivali. Per le forme meno gravi di parodontite, possono essere sufficienti due o più trattamenti di levigazione radicolare, lo scaling. La corretta igiene orale a casa, un programma di sedute di igiene professionale e il monitoraggio costante, possono contenere ed eliminare le forme meno gravi di parodontite.

Per le forme più gravi di parodontite, con compromissioni severe dell'osso alveolare e spostamento degli elementi dentali, è invece necessario intervenire chirurgicamente.



La terapia parodontale inizia sempre con una o più sedute di igiene professionale.

Interventi resettivi

Gli interventi resettivi hanno l'obiettivo di rimodellare l'osso alveolare asportando gli strati di tartaro ineliminabili con lo scaling perché troppo profondi. I tessuti parodontali molli , la gengiva e parte della mucosa alveolare, vengono perciò distaccati dai tessuti duri profondi (osso alveolare che circonda le radici dei denti). Le tasche vengono quindi eliminate rimodellando l'osso alveolare . L'osso alveolare viene infatti demolito fino a riprendere un contorno simile a quello che caratterizza la sua anatomia normale, precedente alle lesioni della malattia parodontale. Infine, i tessuti molli vengono riposizionati a ricoprire l'osso alveolare modificato.



Gli interventi resettivi riportano l'osso alveolare alla sua forma anatomica precedente la malattia.

Interventi rigenerativi

Gli interventi rigenerativi hanno lo scopo di ottenere la rigenerazione dei tessuti gravemente compromessi dalla malattia parodontale. Con gli interventi rigenerativi è possibile ripristinare un adeguato livello di tessuto di supporto, sia osseo che gengivale, mediante l'ausilio di biomateriali e membrane che vengono poi sostituite dall'organismo con la generazione di nuovo tessuto osseo in pochi mesi.

L'innesto di nuovo tessuto osseo avvia infatti un processo di neoformazione e rigenerazione dell'osso deficitario, garantendo la stabilità e dunque la conservazione degli elementi dentari.

La chirurgia parodontale rigenerativa consente di ottenere ottimi risultati funzionali ed estetici. Le tasche gengivali si riducono notevolmente, così come la mobilità degli elementi dentali e le recessioni gengivali coinvolte.



Chirurgia rigenerativa. Per ripristinare il tessuto di supporto con ottimi risultati funzionali ed estetici.

Quale terapia scegliere?

La scelta della tecnica chirurgica idonea al paziente dipende da molti fattori, tra cui l'evoluzione, lo stadio e la sede della malattia, la tipologia di riassorbimento osseo, la capacità di collaborazione del paziente.

Tecniche chirurgiche d'avanguardia e attento monitoraggio nel tempo sono alla base dei risultati ottenuti dal Centro Forabosco Govi. Anche pazienti con gravi compromissioni dentali, con riassorbimento osseo anche del 70%, hanno potuto mantenere in sede i propri denti.



Diagnosi accurate, tecnologia avanzata, monitoraggio costante nel tempo. Centro Forabosco Govi ha risolto con successo anche casi con riassorbimento osseo del 70%.

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