Impianti zigomatici

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Impianti zigomatici

L'implantologia zigomatica è una tecnica nata in Svezia alla fine degli anni 80 che sfrutta l'ossatura dello zigomo per posizionare una protesi. Gli impianti zigomatici rappresentano un'efficace alternativa all'innesto d'osso per pazienti con gravi atrofie mascellari (arcata superiore).

Con i suoi 30 mm di lunghezza, molto più di un comune impianto, l'impianto zigomatico può sfruttare la buona quantità e qualità dell'osso dello zigomo, evitando così al paziente di ricorrere alla rigenerazione ossea quando questa non sia possibile o consigliata.

Oltre alla buona riuscita del risultato finale, la tecnica permette di ridurre notevolmente i tempi della terapia. L'implantologia zigomatica consente di realizzare il carico della protesi in tempi molto ristretti, in genere entro le 72 ore dall'intervento. Il problema inoltre viene risolto con il ricorso ad un unico intervento.

Altri vantaggi degli impianti zigomatici sono l'applicazione ambulatoriale in anestesia locale per via transmucosa e una maggiore stabilità del carico protesico.

La procedura comprende, oltre alle analisi di routine, un'analisi preliminare con TAC e con l'ausilio di una placca basale o protesi diagnostica al solfato di bario al 10%.

Segue poi la fase di inserimento degli impianti zigomatici che procede partendo dalla zona del primo molare per raggiungere, seguendo lo sviluppo zigomatico del mascellare, la corticale dello zigomo.

In sintesi, gli impianti zigomatici sono una valida alternativa all'innesto d'osso poiché consentono una riabilitazione più veloce e con minor disagio per il paziente.


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